“Free Speech” per Twitter di Elon Musk

“Free Speech” per Twitter di Elon Musk
Nella serata di ieri è arrivato l’annuncio ufficiale. Elon Musk contro ogni aspettativa, ha acquistato Twitter, concludendo un affare da 44 miliardi di dollari.
Tutto è iniziato da un sondaggio lanciato dall’imprenditore sul proprio account Twitter. L’argomento? La libertà di parola all’interno della piattaforma. Più del 70 % degli utenti ha risposto in modo negativo, ormai da tempo non è più rispettata la libertà di espressione di ognuno.
Proprio sul concetto di libertà, “FREE SPEECH”, Elon Musk punta ad acquisire la società con l’obiettivo di privatizzarla e renderla indipendente e aperta a tutti. Nel giro di un mese, Musk diventa azionista di maggioranza e il 14 aprile propone la prima offerta al Cda di Twitter. Ieri sera la conferma. L’accordo si è chiuso con la cifra di 44 miliardi di dollari e Twitter è ora di proprietà di Elon Musk, CEO di Space X.
Twitter è da sempre la piattaforma dell’informazione, importante dal punto di vista delle news che però fatica a fare il salto di qualità, non riuscendo ad espandersi e svilupparsi.
Sarà proprio Elon Musk a rinnovare Twitter e a portarlo all’apice del successo?

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Attività di Successo O.M.C.F. Lavorazioni Meccaniche

Attività di Successo O.M.C.F. Lavorazioni Meccaniche.

Attività di Successo O.M.C.F. Lavorazioni Meccaniche.

La chiave per il trionfo aziendale è la comunicazione: interna, esterna o pubblicitaria. Il successo dei clienti di Sitointerattivo lo testimonia, il nostro team aiuta clienti a comunicare al meglio per raggiungere ogni obiettivo aziendale.
O.M.C.F. Lavorazioni Meccaniche è un buon esempio! L’azienda con sede a Zanica, nasce nel 1984 dall’idea di Fabrizio Chiodi e si specializza in lavorazioni meccaniche di precisione, montaggi, collaudi dimensionali e operazioni per conto terzi. O.M.C.F. si impegna tutt’oggi nel garantire un servizio di assoluta qualità e accuratezza, mantenendo standard tecnologici elevatissimi.
L’azienda fin dagli albori, punta all’innovazione, modernizzando strumenti, macchinari e aumentando il parco macchine. Nell’ultimo anno, al fianco di Sitointerattivo, O.M.C.F. Lavorazioni Meccaniche ha investito nella propria comunicazione, partendo da un importante restyling grafico del sito web, base di partenza per la promozione dei propri servizi aziendali.
Tramite le pagine social la società ha potuto condividere e far conoscere la realtà aziendale in cui opera e il proprio lavoro nel dettaglio, mostrando sotto un diverso punto di vista le lavorazioni meccaniche.
Applicando nuovi espedienti per fare rete sui social, O.M.C.F. Lavorazioni Meccaniche ha fatto anche molto di più! Con LinkedIn, l’azienda ha scoperto come creare relazioni velocemente, instaurando così nuove collaborazioni con clienti e fornitori. O.M.C.F. ha guadagnato in contatti e in clienti grazie a questo potente social network professionale.
Affidati a Sitointerattivo e scegli di comunicare al meglio per la tua azienda!

Walmart incontra il Metaverso

Walmart incontra il Metaverso.
Su Twitter è stato pubblicato, qualche tempo fa, un video che mostra Walmart, la famosa catena di supermercati americana, in versione Metaverso. Una sorta di visione di Walmart inserita nel tanto discusso e famoso “Metaverse”. Le immagini rappresentano un supermercato virtuale in cui chiunque di noi, in veste di consumatore digitale, ha la possibilità di fare “normalmente” la spesa. Attraverso un ipotetico visore, ogni utente ha l’opportunità di ritrovarsi tra le corsie di un supermercato e di cercare tra gli scaffali i prodotti che preferisce.
Il problema è che la rappresentazione, oggettivamente da a desiderare, di bassa qualità con immagini di prodotti e utenti alquanto superate.

Il popolo del web si è scagliato immediatamente contro questo post, delusi da quella che è obiettivamente una cattiva riproduzione di un’idea con tanto potenziale. Ma la realtà dei fatti è che il video venne ideato nel 2017 dall’ufficio marketing di Walmart, con scopi pubblicitari. È solamente stato usato come esca sul web per creare dibattito attorno all’ormai celebre concetto presentato qualche mese fa, dal CEO di Facebook (ormai Meta).

Come mai tutti gli utenti di Twitter non se ne siano accorti prima, è abbastanza scontato. È una classica fake news. Si presta pochissima attenzione ai contenuti dato che è molto più comodo scegliere di credere a titoli ben congegnati. Ma il fatto che il post sia stato comunque argomento di dibattito, può essere ricondotto al fatto che da quando Zuckerberg, a fine ottobre ha annunciato la nuova società, tutto si è fermato.

Il concetto, l’idea e la mentalità attorno al Metaverso hanno incantato tutti, la presentazione ben progettata e descritta in una serie di video messaggi ha permesso anche a chi “non mastica” l’argomento di intuire almeno di cosa si trattasse.
Ma dal punto di vista pratico e concreto cosa è stato introdotto? Nulla.

Cosa si può fare nel Metaverso? Giocare? Lavorare? Comprare? Per ora il Metaverso che Mark Zuckerberg ci ha illustrato e tanto esaltato rimane una bellissima idea.

Ma un’idea ancora da realizzare rimane pur sempre solo un’idea.

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Unica Sport, il nuovo ente per la promozione di attività sportiva e didattica

Unica Sport, il nuovo ente per la promozione di attività sportiva e didattica

Nasce “Unica Sport Ssd” un nuovo ente che punta a promuovere e diffondere l’attività dilettantistica e didattica. Di Sitointerattivo il compito di trovare e sviluppare il logo perfetto, che al meglio definisca questa neonata società sportiva, senza scopo di lucro.

La società, sorta nella sede Unica Point a Sotto il Monte, punta ad avvicinare i giovani ad attività sportiva di qualunque genere. Unica Sport offre infatti preparazione in: calcio, nuoto, pallavolo, basket, beach volley, atletica leggera, ciclismo, podismo, karate, arti marziali, ginnastica, racquet ball e padel.

Come ogni altra società sportiva, aderirà al Centro Sportivo Italiano e anche alle federazioni sportive nazionali. Potrà poi organizzare qualsiasi tipo di attività, evento, torneo, manifestazione o gara che promuova la pratica, la conoscenza e la diffusione di sport dilettantistici. Questa promettente realtà verrà amministrata unicamente dal ragionier Mario Morotti e opererà in supporto alla società pubblica H Servizi partecipata dal Provincia e dai Comuni dell’Isola Bergamasca e Valle San Martino.

I tuoi post sono d’impatto?

I tuoi post sono d’impatto? Abbiamo parlato di quanto sia importante condividere contenuti di qualità ma spesso si bypassa la qualità per la quantità o per “essere i più veloci”.
L’esigenza è quella infatti di dare alla community una percezione ben precisa della nostra vita. Nessuno è al 100% ogni giorno, felice, soddisfatto e entusiasta. Su Instagram però sembra che chiunque (tranne noi) stia vivendo la giornata perfetta all’interno di una vita sempre splendente ed energica.
Beh è ovvio che non sia così, è impossibile! Ma pur consapevoli di questo nella nostra mente si annida il pensiero: “Perché la mia vita non è così?”, “Come mai non è tutto così felice e stimolante per me?”

Perché abbiamo il desiderio inconscio di vivere come gli altri dimenticandoci però che quello che vediamo non è reale.
I social, purtroppo o per fortuna sono un mondo a parte. Infatti, molto raramente sono allineati alla realtà o al massimo mostrano solo piccole porzioni e non la parte integrante della quotidianità.
Il web è un mondo completo e complesso ma potrebbe essere luogo dove riflettere e confrontarsi sulle proprie esperienze di vita, traendone anche vantaggio. Portando sulle piattaforme ciò che davvero accade ad ogni utente, se ne potrebbe ricavare qualcosa di utile, per noi e per gli altri.
Come fare però? I social non devono diventare un confessionale deprimente e poco divertente. Sarebbe sufficiente costruire i contenuti così che siano di un certo impatto, riuscendo così a ricavare del buono dal digital oltre che visibilità e fama.
Cosa succederebbe quindi se i contenuti condivisi avessero lo scopo di informare e formare e non solamente quello di impressionare sconosciuti?

Facebook cambia e diventa Meta!

Da Facebook a Meta. Il colosso dei social network ha ufficializzato la modifica del nome della compagnia in quanto “Facebook” non era più rappresentativo dell’enorme progetto nella mente di Mark Zuckerberg.
Meta “rifletterà maggiormente quello che speriamo di costruire”. Il nome Facebook perdeva consensi a vista d’occhio e l’idea di rebranding sembra, almeno per ora, azzeccata. Infatti dopo le quotazioni colate a picco successivamente al down dei social di qualche settimana fa, l’azienda sta pian piano risalendo anche nel mercato azionario.

IL METAVERSO. Questa è la grande idea su cui si fonda la rinnovata multinazionale. C’è da chiarire che niente di ciò che conosciamo verrà stravolto, infatti i capisaldi dell’azienda, Instagram, Facebook e WhatsApp verranno mantenuti. La differenza e la novità più importante è però l’introduzione di nuovi software e nuovi strumenti come:
– Oculus, un sistema per la realtà virtuale che ti permetterà di restare connesso quando vuoi e come vuoi;
– Workplace, un nuovo spazio dove fare impresa e creare una community di colleghi;
– Portal, una piattaforma per le video-call totalmente rinnovata;
– Novi, un innovativo portafoglio elettronico che permette le transazioni anche a livello internazionale.

Grazie a questa realtà virtuale si potranno vivere, davvero, esperienze che prima erano puramente fisiche. Come? Stando all’interno di questo mondo, totalmente immersi nel metaverso. Dà l’idea di essere la sceneggiatura di un film, anche un po’ distopico?
Forse sì, ciò che è sicuro è che il mondo che il fondatore Mark Zuckerberg ha ideato, affascina. Ma ragionandoci, pensare che il futuro che ci attende non sarà altro che un mondo in cui i nostri ologrammi personalizzati possono andare al lavoro, incontrare amici, parenti o nuovi conoscenti, lascia un po’ perplessi. Spaventa forse più il fatto che questo futuro non sia poi così lontano.

LinkedIn chiude in Cina

Microsoft abbandona il progetto LinkedIn in Cina. La piattaforma per professionisti lascia il paese asiatico perché definito “un ambiente operativo significativamente più impegnativo, ostile e difficile in cui operare”.
Gli utenti asiatici di LinkedIn non erano soliti utilizzare la piattaforma come la utilizziamo noi in Europa. LinkedIn è uno degli unici, e ultimi, social network americani presenti nel territorio ma il divario culturale si è percepito.
Il social network lascerà quindi la Cina ma è già in arrivo una soluzione Microsoft, un app, più gradita a Pechino.
La piattaforma ha affermato di avere avuto successo “nell’aiutare i membri cinesi a trovare lavoro e opportunità economiche”, ma di non avere riscontrato gli stessi risultati “negli aspetti più sociali della condivisione e dell’informazione”.

Visibilità mediatica: Il caso Squid Game

I video più semplici e divertenti sul web hanno enorme successo, sai perché?
La semplicità paga sempre. I social network hanno enfatizzato questa pratica, mostrando la normalità di ogni giorno. La visibilità mediatica ne ha guadagnato molto sotto questo punto di vista. Un buon esempio? Il fenomeno Squid Game. La serie tv che ha spopolato nelle ultime settimane sulla famosa piattaforma di streaming, ha sorpreso tutti. Netflix infatti ha presentato questa serie tv coreana come uno di tanti altri contenuti ma qualcosa l’ha resa diversa dalle altre, portandola ad essere virale. Forse la trama, i personaggi singolari ma del tutto ordinari oppure l’elemento violento accostato ai vari giochi per bambini.

Un mistero. Ciò che è sicuro è il fatto che i social non parlano d’altro, Tik Tok, Instagram e Twitter sono invasi da contenuti riguardanti Squid Game e questo ha aiutato molto la popolarità della serie tv.
Le previsioni anticipano che probabilmente nei primi 28 giorni dopo l’uscita oltre 80 milioni di abbonati di tutto il mondo guarderanno Squid Game, superando di gran lunga anche la sere tv spagnola “La casa di carta”.

Però è ancora presto per tirare le conclusioni, ciò che è certo è il fatto che questa serie tv thriller-splatter ha guadagnato visibilità mediatica tale da essere primo nei trend di ricerca e che le campagne marketing promosse in corea sono state contestate soltanto perché hanno portato troppa gente nel centro delle città, causando vari assembramenti.

Per altre curiosità sui social network e sulle novità sul web, non perderti i prossimi articoli di sitointerattivo!

Streaming e alimentare: come ingolosire i clienti?

Oramai è all’ordine del giorno l’utilizzo dei digital media per eventi pubblicitari e di marketing, e le dirette streaming sono diventate un ottimo modo per veicolare il proprio messaggio.
Anche il settore alimentare ha colto la palla al balzo, e utilizza questa tecnologia per trasmettere i propri messaggi.
Dalla condivisione con gli stakeholder all’iniziativa pubblicitaria, l’uso di questa tecnica fa apparire al cliente la vicinanza delle aziende e dei prodotti.
E questo permette maggiore fama per il brand e per il prodotto.
Sai che noi siamo partner di aziende del settore per quanto riguarda le dirette?
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Subliminale e marketing, dai Simpson a Marlboro

Un messaggio subliminale è una tecnica che permette di trasmettere dei messaggi senza che gli stessi vengano compresi dalla mente conscia, ma arrivino direttamente nell’inconscio.

Si può sviluppare in diversi modi, ad esempio utilizzando parole o modificando alcune scene, allungando o diminuendo gli spazi, in modo che queste varino il significato generale, consentendo di portare al cliente un messaggio senza che l’utente lo percepisca.

Ed è questa la grossa potenzialità di questo sistema, assicurarsi un messaggio di un certo tipo può fare la differenza.
Esempio iconico di questa idea è un episodio della fortunata serie americana “I Simpson”, dove viene ribadito il messaggio ‘Yvan eht nioj’, che non è altro che ‘Join the Navy’, ossia un modo per reclutare nuove persone per la marina (come si scoprirà alla fine dell’episodio).

Altro esempio, forse meno noto, è l’esempio di Marlboro, storico sponsor della Formula 1, che, visti i limiti imposti dall’Europa alla pubblicità, ha scelto di inserire prima un frammento del proprio logo e poi un codice a barre (riportato sullo spoiler) che rimandava al logo dell’azienda dei tabacchi.

Per evitare ulteriori restrizioni (e a causa del riconoscimento come pubblicità subliminale) la casa di Maranello si è trovata costretta a rimuovere parte del barcode, per poi aggiungere il proprio logo (anche se il rimando a Marlboro è ancora chiaro).

Ma se questi messaggi sono così presenti, come possiamo sfruttarli e trovarli nella vita di tutti i giorni?
Ne parleremo nei nostri prossimi articoli.

Perché le aziende di automotive stanno cambiando i propri loghi?

La prima impressione non è tutto ma è indispensabile per fare bella figura.

Il brand ti permette di distinguerti e far sì che il pubblico ti riconosca.
É essenziale che la propria immagine sia curata e attenta, coerente con la tipologia di prodotto o servizio e adatto al periodo storico e alle tendenze.
Uno dei settori più attenti a questo cambiamento è quello automobilistico, dove la tecnologia sta evolvendo a un ritmo frenetico e per questo si è reso necessario apparire il più possibile chiari, trasparenti, attenti all’ambiente e… “elettrici”.

L’intera categoria sta tentando di cambiare la propria identità grafica, a partire da Peugeot, cha ha sviluppato per la prima volta nella storia automobilistica un multi logo, adattabile sia al materiale informativo che all’applicazione sulle vetture in modo diverso a seconda della necessità.
Anche Volkswagen è passata a una rappresentazione più pulita, rimuovendo lo storico blu e accentuando il simbolo senza cromature.
Stessa scelta ha fatto Renault, seguendo il filone che vuole la rielaborazione dei loghi storici (tipici del mercato automobilistico francese) riprendendo il logo della mitica Renault 4 “all’avventura” e riproponendolo nella nuova (e elettrica) Renault 4.

Vuoi saperne di più di come su come possiamo aiutarti a rinnovare la tua identità?
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Clickbait: gli acchiappa click

Navigando su Facebook o Instagram ti sarai accorto che spesso capita di imbattersi in pagine pseudo-informative che hanno un unico scopo: creare curiosità.
Come funzionano? Un grande titolo con una notizia che fa scalpore.

Il fenomeno del clickbaiting lo incontriamo ogni giorno, ma non è un’attività recente è solamente una progressione dei famosi tabloid o delle testate scandalistiche.

Questa tecnica di marketing, perché altro non è, consiste nell’attrarre gli utenti manipolando la mente di chi legge per mezzo di gossip verosimili, puntando spesso sul lato emozionale. Come per ogni strategia non bisogna esagerare, altrimenti si sconfina nell’assurdo, come alcune testate giornalistiche stanno facendo di recente. Ma non c’è dubbio che una buona dose di titoli clickbait, sensazionalistici, fuorvianti o semplicemente ridicoli, se usati in modo appropriato, funzionano quando si tratta di generare click.

Alcuni esempi?
“10 cose da fare prima di comprare una casa”
“Mette mezzo litro di coca nel water…quello che succede è pazzesco!”
“3 motivi per cui dovresti smettere di bere il latte”

E gli esempi sarebbero davvero tantissimi!

L’obiettivo non sono i like, bensì, le condivisioni, i click all’interno del post o il salvataggio dello stesso. A livello pubblicitario i click sono preziosissimi e le pagine usano proprio questa strategia per assicurarseli, i click vengono monetizzati e di conseguenza si è dato il via alla caccia al click.
Le persone si ritrovano a leggere post che estrapolano i fatti dal contesto, cliccando sempre avanti per scoprire come va a finire. È sorprendente però il fatto che nonostante molti utenti conoscano la natura di questi post, la curiosità vinca!

E ricorda, il clickbait peggiore di tutti è “NO CLICKBAIT”.

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