Il nuovo direttore responsabile di Terzo Tempo Sport Magazine è Ezio Pellegrini

Ezio pellegrini

EzioSitointerattivo presenta, ufficialmente, il nuovo direttore responsabile di Terzo Tempo Sport Magazine: Ezio Pellegrini.
Ho sempre amato viaggiare, ma più che la meta mi ha sempre affascinato il viaggio in sé. La scoperta di itinerari sconosciuti, di paesaggi insoliti e personaggi originali, con le loro storie incredibili; sono cose che lasciano un segno indelebile nello zaino delle esperienze – dichiara il neo direttore – Avete presente quando impostate il navigatore della vita per compiere un tragitto e invece il GPS, inavvertitamente, vi porta in tutt’altra direzione? È così che oggi, grazie ad alcuni amici, incontrati per tutt’altri motivi in un giorno d’inverno, mi sono ritrovato imbarcato in una nuova avventura: quella di Terzo Tempo Sport Magazine. E la cosa mi intriga parecchio”.

“Mi lascerò dunque trasportare in questo tragitto inesplorato invitando tutti gli appassionati di sport a compiere questo viaggio insieme a noi” – conclude Pellegrini, già giornalista de L’Eco di Bergamo – Sono sicuro che sarà un terzo tempo che saprà sorprendere”.

Segretario di redazione da più di 20 anni, cura le edizioni della rivista da gennaio: “Già in questi primi mesi, ci siamo presi delle belle soddisfazioni”.

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Convinci i tuoi clienti con le parole!

COnvinci i Convinci i tuoi clienti con le parole!
Prendere decisioni è da sempre un’attività che impegna molto le persone, però, che siano scelte semplici e quotidiane o decisioni che cambiano la vita, le emozioni giocano un ruolo fondamentale.
Ecco perché nella comunicazione è utilissimo conoscere tecniche linguistiche che direzionino le emozioni degli interlocutori e di conseguenza le scelte.
Ovviamente non si tratta di strane formule magiche in grado di condizionare la mente. Ma curando le parole e facendo attenzione all’uso dei verbi e delle componenti grammaticali, dialogare con una persona potrebbe prendere una piega totalmente differente.
Quando ci viene dato un consiglio o un comando, nel nostro cervello entrano in gioco dubbi, ostilità, convinzioni che ci direzionano da una parte piuttosto che dall’altra. Le tecniche linguistiche superano questi ostacoli, puntando dritto verso il comando, che si trova “nascosto” tra le parole.
Come è possibile? Proprio con i cosiddetti comandi nascosti.
Usa i verbi al PRESENTE O ALL’INFINITO. Vogliamo che il nostro interlocutore svolga subito l’azione e non in un futuro che probabilmente non arriverà mai.
Gli aggettivi e gli avverbi possono facilitarci: “Questa è la tua stanza”, “Questa è la tua magnifica stanza”. Sulla base di come vengono impiegati aggettivi o avverbi cambia la concezione e l’approccio di una persona nello svolgere attività.
Nella comunicazione, come nella pubblicità, una parola può stravolgere totalmente il messaggio che si vuole condividere con il pubblico. Il problema è che talvolta può essere frainteso o risultare fuorviante. Ecco perché per convincere i clienti  i tuoi clienti con le parole, convincerli ad acquistare il prodotto, provare un nuovo servizio o fidarsi di te, le parole devono essere usate in modo magistrale.

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Efficienza e efficacia

Efficienza e efficacia sono termini che vengono spesso scambiati per sinonimi anche se i significati sono molto diversi.
Nell’ambito lavorativo, come nella vita, quando si tratta di essere produttivi, molte persone e organizzazioni si sforzano di essere efficienti. Facendo elenchi e spuntando più voci possibili, facendo sempre di più in sempre meno tempo.

Puntare all’efficienza può essere un’ottima cosa, allo stesso tempo però può anche essere una distrazione dagli obiettivi. Concentrarsi sul fare moltissime attività distoglie dallo svolgerle bene e con precisione, per questo parliamo anche dell’importanza dell’efficacia, ossia di raggiungere l’obiettivo senza calcolare il dispendio di energie e risorse.
Va benissimo fare qualcosa in modo efficiente, ma se non sta migliorando la situazione generale tua o della tua organizzazione, tutto questo lavoro diventa inutile.
Efficienza ed efficacia non sono la stessa cosa.
La situazione ottimale? L’equilibrio.

Bilancia efficienza ed efficacia, come?
1. Fai le cose giuste: assicurati che le tue azioni siano utili per il raggiungimento dell’obiettivo.
2. Fai le cose giuste, spesso: inizialmente, focalizzati sullo svolgere azioni giuste molte volte. Così saprai perfettamente come fare, anche se il dispendio di tempo è maggiore, l’ottimizzazione non è fondamentale ora.
3. Fai le cose giuste, bene: suddividi le tue attività per sezioni e cerca di ottimizzarle singolarmente, nel miglior modo possibile.
4. Valutare: una volta trovate diverse metodologie per rendere il tuo lavoro efficiente, il trucco è non smettere. Valutando, magari a cadenze regolari, nuove possibilità di ottimizzazione e i vari effetti che potrebbero avere.

Neuro Marketing – Te ne sei mai accorto?

Ordinando cibo da asporto, sceglieresti una box promozionale di 4 portate da 25,00€ o prenderesti cibo alla carta?
Probabilmente il più di voi sceglierebbe la box promozionale credendo di avere convenienza… di aver “fatto un affare”. Ma questa è una delle tante pratiche che prende in considerazione il NEURO-MARKETING. Le politiche di prezzo vengono infatti decise su quella che è la percezione del cliente e se lo stesso crede di avere sconti o agevolazioni, la vendita diventa più semplice.

Come accade nei vari ristoranti di sushi, molti scelgono la formula “All you can eat”, credendo di risparmiare. Ma la verità è che questa pratica è stata inventata per un buon motivo.

Infatti funziona! Sapere quanto spenderai prima di cenare ti rassicura e convince a pagare la cifra senza ragionarci troppo, essere consapevoli del conto finale ti tranquillizza. Non importa se probabilmente ordinando alla carta avresti preso e speso meno.

Spesso nelle politiche di pricing si parla anche di “prodotto esca”. Ossia un prodotto commercializzato unicamente per far sì che si acquisti un prodotto in maggiore quantità o dal diverso formato. Come? Ecco un esempio!

Acquisteresti 10 penne a 3,99€, 20 penne a 6,99€ o 25 penne a 7,99€?
Vedendo la poca differenza di prezzo tra le 20 e le 25 penne, il tuo inconscio ti spinge ad acquistare il formato più grande, pensando anche di aver risparmiato, dimenticando però che tu avevi bisogno di 1 massimo 2 penne e che se le avessi comprate singolarmente avresti risparmiato.

Sitointerattivo cresce!

Nella serata di mercoledì 22 settembre, sitointerattivo ha ospitato amici clienti e collaboratori in occasione dell’inaugurazione della nuova sede a Torre Boldone, in via Piemonte 5.

Dopo 2 anni ad Alzano Lombardo, per la società è stato il momento di cambiare. Dalla nuova location, ora, emergono tutti i valori che meglio definiscono Sitointerattivo, come attenzione e cura per i dettagli, grazie anche agli spazi rinnovati e adatti alle numerose attività di cui si occupa.

La serata si è aperta verso le 18:30 con la benedizione dei locali da parte di Mons. Don Giulio Dellavite. Successivamente è stata occasione per gli invitati di visitare i nuovi uffici e la rinnovata sala streaming, attrezzata per dirette ed eventi, in cui lo staff opera quotidianamente.

“Abbiamo realizzato il nostro sogno”

Parole confuse

Non ti è mai successo di giudicare una persona in base alla sua frase introduttiva?

Buonasera, buon pomeriggio o buona notte ad esempio.
Confondersi sull’utilizzo di alcune parole è normale, spesso è dovuto al fatto che in italiano molte locuzioni assumono svariati significati anche con scritture solo leggermente diverse (ad esempio avendo parole attaccate o staccate).
Spesso confondiamo le parole, ma ci sono delle netiquette che vanno utilizzate e mantenute nella lingua italiana scritta per comunicare in un modo corretto e coerente.

Esempio tipico sono i saluti, ad esempio buongiorno (e non buon giorno), buonasera (ma va bene anche buona sera) oppure buon pomeriggio (che va sempre staccato).

Vuoi saperne di più su come l’attenzione alle piccole parole può cambiare il modo in cui le persone comunicano con te?
Continua a seguire le nostre rubriche!

Dalla pubblicità occulta al product placement

I cantanti, divi di Instagram, Fedez e Achille Lauro, con Orietta Berti hanno puntato al tormentone estivo all’inizio di giugno, con il lancio di “Mille”. Il singolo, dopo pochi giorni già disco di platino, ha prodotto particolare risonanza grazie al ritornello, che recita: “Labbra rosso Coca-Cola”.

La bibita ha fin da subito riscosso successo ma la visione di una bottiglia di Coca-Cola, esplicitamente sponsorizzata, ha destato non poche polemiche, nonostante, come ogni fan di Vasco Rossi sa, questa non fosse la prima canzone a citarla.

Gli influencer e i social, con personaggi famosi annessi, ci propongono quotidianamente prodotti e servizi in un periodo come il 2021, in cui la nuova frontiera della pubblicità è la sponsorizzazione tramite contenuti multimediali e tramite personalità tra le più diverse. È particolare come non sempre gli utenti si rendano conto di quanto vengano influenzate le loro decisioni e per estensione i loro pensieri.

Sempre Coca-Cola ha potuto percepire, durante gli europei, la potenza dei personaggi iconici e di quanto possano condizionare il pubblico. Quando il calciatore Cristiano Ronaldo durante una conferenza stampa si è ritrovato davanti due bottigliette di Coca-Cola non ha esitato un secondo a spostarle. Il reale motivo è ignoto, probabilmente la cola andava contro quelli che sono gli ideali salutisti dell’atleta o più verosimilmente Cristiano Ronaldo rappresenta un’azienda e numerosi brand leader e perciò non era possibile lo scontro di visibilità con Coca-Cola.

Inserire prodotti in contesti differenti da quelli in cui solitamente si promuove e pubblicizza, come film, serie tv o social, risulta efficace proprio perché gli utenti danno inconsciamente il loro consenso al brand, dando inizialmente consenso alla visione di quel contenuto.

Questa è la pratica del product placement, strategia utilizzata fin dagli albori del marketing che rispetto al periodo storico varia nei contesti ma permane nel concetto. Instagram, Facebook e i numerosi social network che costellano il web sono l’esempio che fa al caso nostro, queste applicazioni vengono scaricate per divertirsi, distrarsi e passare alcuni momenti in modo spensierato, quando vi si accede l’idea non è quella di ricercare prodotti o fare shopping, ma il meccanismo è abbastanza automatico.

Dal momento in cui vedi la tua attrice preferita indossare un paio di scarpe o un capo particolare, nasce il desiderio di possedere lo stesso articolo e con un click la piattaforma diventa rapidamente un e-commerce. Ovviamente la logica del product placement funziona anche al contrario, come suggerisce il nostro esempio. Dopo la conferenza stampa di Ronaldo, la Coca-Cola ha registrato un calo dell’1,6% in borsa, poco più di €4.000.000,00.

Quando visualizzi i contenuti di un personaggio, sei tu come utente a dare il consenso e se questo stesso personaggio promuove un luogo, un articolo o un servizio inconsciamente l’utente da il consenso anche al brand.

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Brand identity e il concetto di innovazione

Perché la brand identity è così importante? E soprattutto, quanto impatta il concetto di etica durante la crescita aziendale?

Ecco un esempio.

Crystal Pepsi fu un singolare prodotto lanciato per gli amanti della soda all’inizio degli anni ’90. Il prodotto consisteva in una bibita chiara e cristallina come una semplice soda, la particolarità era il sapore, identico alla classica pepsi color caramello. Il tentativo fu quello di promuovere una versione della bibita che ha reso celebre PepsiCo, senza caffeina o zuccheri ma con il medesimo gusto dell’originale. Alla vista sembrava acqua, la trasparenza desiderava simboleggiare infatti, purezza e salute. Valori nobili che purtroppo poco si prestavano al nome del brand e il pubblico affezionato lo notò, il nuovo prodotto confondeva, probabilmente il gusto invariato non si sposava con il rinnovato aspetto.

Dato l’entusiasmo per la novità si registrarono alcune vendite iniziali ma dopo aver assaggiato il prodotto l’interesse calò rapidamente, in questo caso i valori del brand e della bevanda furono controproducenti, lontani dagli originari valori di forza, svago e entusiasmo che la bibita ha sempre portato avanti. Crystal Pepsi fu fortemente promossa tramite diverse campagne, ma la consapevolezza che il pubblico possedeva rispetto a Pepsi Original portò alla deriva la nuova bevanda.

La sconfitta in questo caso si concretizzò dal momento in cui Pepsi tentò di spostare la vera essenza del brand attraverso un altro prodotto, Crystal Pepsi dopo poco più di un anno venne ritirata principalmente a causa degli ideali, del posizionamento e della differenziazione errata.

Per saperne di più continua a seguire le nostre rubriche.

 

Vendere un’esperienza

La vendita, oggi, come abbiamo sottolineato anche nei precedenti articoli, verte quasi totalmente sulle emozioni e sui sentimenti.
Il cliente odierno è disincantato, molto informato e attento al mercato e soprattutto alla continua ricerca della novità e di qualcosa che riesca a stupirlo.
Seppur siano caratteristiche imprescindibili: la qualità, le specifiche del prodotto e le varie funzionalità, passano in secondo piano, la pubblicità ha ora il compito di creare desiderio così da raggiungere un beneficio; Beneficio spesso intangibile, emozionale che avvalora l’acquisto a prescindere da ciò che è fisicamente tangibile.

Questa tecnica si sposa perfettamente alle campagne pubblicitarie Ikea, efficaci grazie alla linea, a tratti sentimentale, mantenuta negli anni. L’azienda leader nell’arredamento di interni tocca con i suoi spot temi di attualità e inclusione, senza sfociare nello scontato, si rende adatta a tutti e a tutto, applicando i valori dei prodotti al brand stesso, rendendo il pubblico partecipe e compreso. Ikea trasmette il calore di casa, vende l’affetto delle cene in famiglia, il relax di una serata davanti alla tv, la serenità della propria camera da letto.

La casa di ognuno di noi è differente ma per tutti accogliente, sicura, confortevole, per Ikea: “Casa puoi essere tu”.
La tendenza naturale dell’uomo all’acquisto, guidata dal cuore più che dalla testa rende questa tecnica particolarmente efficace, enfatizzata anche dai social network che, ad oggi, danno spiccata rilevanza all’emotività.

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Attività di Team Building e formazione per HServizi S.p.a. guidata da un team d’eccezione.

Il 1° giugno 2021 ha avuto inizio il progetto di attività di team building e formazione aziendale per HServizi SPA con la collaborazione di Sitointerattivo srls.

Il team è composto da Gian Battista Gualdi – Coach, mentalista, da anni formatore in eventi aziendali, e Mauro Bernardi – segretario e tesoriere presso Enjoyski sport Onlus, Special Instructur III° alla Snow sport academy di San Marino, consulente e formatore, insieme ad esperti in comunicazione ipnotica in ambito pubblico.
L’attività, rivolta a settori delle risorse umane, della formazione e dello sviluppo organizzativo si è svolta preminentemente in modo interattivo.
Strutturato in tre fasi, il progetto si è basato su simulazioni di attività di coaching applicate a casi reali con l’obiettivo di far conoscere in maniera più profonda ma non invasiva le persone.
Il perCorso strutturato in diverse giornate è cominciato da un’ampia analisi dei bisogni, seguita da una giornata intera dedicata all’evento di team Building.

Seguiranno la prossima settimana dodici interventi di business coach per il management.
Gian Battista Gualdi, responsabile di sitointerattivo, ha commentato la natura del progetto: “Un proverbio africano racconta: da soli si va più veloci ma insieme si va più lontano.”

Sitointerattivo, un logo dai 12 significati

Il tuo logo è il primo biglietto da visita che viene offerto al nostro cliente.

Per apparire al meglio il nostro logo è il risultato di anni di studio nel campo del logo design, che è stato definito da una serie di scelte grafiche che ci distinguono dagli altri.

Il logo è composto da 12 petali, per indicare la delicatezza del nostro lavoro e il valore del nostro tempo, composto da 12 ore.

Dodici competenze, che ci permettono di essere operativi in una moltitudine di settori, e i tre colori che, mescolati, ci permettono di ottenere tutti gli altri.

E poi la scritta, che rende chiaro il nostro obbiettivo, ossia essere comunicAZIONE responsABILE.

Vuoi sapere come possiamo aiutarti a creare la tua identità grafica?

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Al tuo fianco per tutto il percorso

Ti piacerebbe raggiungere i tuoi obbiettivi?

Vorresti avere un supporto professionale per raggiungerli?

Vuoi sviluppare ulteriormente le capacità della tua azienda?

Dal 1999 forniamo un percorso di coaching professionale con l’obbiettivo di affiancare il cliente e migliorarne la produttività e il benessere individuale, con azioni mirate alla promozione di atteggiamenti attivi e propositivi.

Per raggiungere gli obbiettivi previsti vengono sviluppati una serie di incontri One-to-One dove il coach utilizzerà una serie di domande e osservazioni specifiche per ottenere dei cambiamenti nella modalità di azione.

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