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Se qualcuno ti dicesse che ogni tua mail provoca la morte di una pianta?

Smetteresti di inviarle?

Probabilmente la maggior parte delle persone non ci crederà e passerà oltre, ma altri forse ci rifletteranno. Le e-mail producono Co2 e questo potrebbero essere un grande problema per l’ambiente. È difficile da credere dato che l’uso di questo importante strumento è virtuale e di per sé intangibile. Ma, da recenti studi, è emerso che l’utilizzo di e-mail è seriamente inquinante.

Come è possibile? I messaggi che ognuno di noi invia da pc, tablet o cellulare vengono prima riprodotti una decina di volte su moltissimi server e solo poi arrivano al destinatario finale. Questo “appoggio” sui vari server si traduce in dispendio di energia elettrica ossia produzione di anidride carbonica. Calcolando che questo meccanismo avviene ad ogni passaggio di ogni conversazione, è semplice capire come mai si inquina molto, soltanto svolgendo canoniche attività d’ufficio.

Un altro elemento da considerare è il contenuto della mail: con allegati e link la produzione di Co2 aumenta esponenzialmente. La “pesantezza” dei messaggi è perciò un fattore dominante per l’inquinamento.

Ogni giorno sui server ci sono circa 250 miliardi di mail, considerando che 1 grammo di anidride carbonica viene prodotto con una singola mail: un impiegato medio produce annualmente 13 tonnellate di Co2.

È sorprendente quanto un’azione quotidiana possa essere così dannosa per l’ambiente. Ma è davvero così un problema paragonato al miglioramento che la posta elettronica ha introdotto?
Infatti con questi strumenti, negli anni, si risparmiano spostamenti, riunioni, lunghe telefonate e moltissimo tempo.
Mandare una mail a 8 destinatari produce più Co2 di un’auto che viaggia per 1 chilometro. Però nessuno tiene conto dei gas di scarico, delle polveri sottili e di tutte le altre sostanze dannose.
La soluzione perciò non è smettere di mandare mail, è innegabile che abbia reso il lavoro più sostenibile. Un’idea potrebbe essere impiegare maggiore energia rinnovabile per il funzionamento dei server così da rendere circolare e a basso impatto anche questa attività.