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Influencer Marketing, la frontiera dell’ultimo decennio

Abbiamo accennato come i social network abbiano forza e influenza e il merito va agli attori che li popolano. Gli influencer sono ormai entrati di diritto nell’immaginario comune ma il pubblico si divide esattamente in due: c’è chi li ama e c’è chi li odia. Solamente 10 anni fa non esisteva una figura simile, per questo è ancora complesso per molti concepirne i fondamenti. Possiamo individuare dei timidi blogger come primi precursori, specializzati però unicamente in viaggi o in cucina.
Oggi la situazione è un po’ cambiata.

Chi sono in verità? Non sono altro che uno strumento di marketing utile per il guadagno di visibilità. Possono essere atleti acclamati, star dello spettacolo o personalità di spicco, ma il fascino dell’influencer sta soprattutto nel fatto che chiunque può diventarlo, anche persone comuni. Idealmente questa attività, accessibile da cellulare, è semplice. La concezione invece, di fatto errata, che l’influencer sia un passatempo deriva dal fatto che nel 2021 chiunque si auto dichiari tale.
Effettivamente ne troviamo ovunque, ma seppur tutti ci provino, in pochi riescono veramente a produrre un numero sufficiente di contenuti di qualità così da guadagnarsi sponsorizzazioni e campagne pubblicità con brand di valore.
Influencer equivale quindi alla creazione di contenuti multimediali di qualità e questo è a tutti gli effetti un lavoro tutt’altro che facile, nulla di diverso da quello che da sempre fanno fotografi e videomaker.
Il pubblico, con i social, ha una finestra aperta nelle vite dei propri personaggi preferiti e vedendo continuamente ogni parte della giornata, si affeziona e nasce un rapporto di fiducia nonostante non ci sia mai contatto diretto. Questo attaccamento digitale porta il pubblico a desiderare qualsiasi cosa il personaggio noto abbia o utilizzi. Proprio per questo per un’azienda l’introduzione di una parte relativa all’influencer marketing nella propria campagna social diviene fondamentale.

Come naturale esempio di questo argomento, citiamo Chiara Ferragni. Con i propri contenuti di moda ha definito per prima il termine influencer e con passione e impegno ha creato questa occupazione. La sua figura è forse quella che più fomenta l’idea che chiunque possa diventare influencer, partita come blogger è ad oggi in Italia l’influencer con più seguito, un’imprenditrice di livello che grazie ai social è divenuta amministratore delegato di due diverse aziende di sua proprietà e da aprile di quest’anno all’interno del consiglio di amministrazione di Tod’s al fianco di Diego della Valle.

L’influencer marketing è sicuramente una strategia semplice nel concetto che se ben definita e sviluppata può portare importanti vantaggi e benefici a un brand.

Per saperne di più continua a seguire le nostre rubriche.